Baldelli Sicurezza è una realtà ventennale, ma lei come imprenditore ha una storia quarantennale…quali sono state le tappe più importanti?

Devo ammettere che se mi fermo a pensare mi sembra davvero impossibile credere che siano passati 42 anni dalla creazione della ditta Baldelli. Era il lontano 1979, ero un ragazzino di 18 anni con un piccolo grande sogno nel cassetto, cioè realizzare qualcosa di mio. Ricordo le battaglie con i miei genitori che desideravano per me un futuro certo,
sicuro, ricercando il posto fisso. Dopo qualche esperienza lavorativa presso il Comune di Châtillon ho deciso di rischiare e sono partito con il mio zainetto in spalla dentro al quale conservavo gelosamente il mio primo registratore di cassa. Tenete presente che all’epoca questo strumento non era obbligatorio, quindi devo ammettere che risultava davvero complicato proporre e vendere un qualcosa che non era imposto dallo Stato. Sono stati anni difficili. Passavo le giornate visitando
ogni singola attività della Valle d’Aosta con la mia fidanzata che fortunatamente è poi diventata mia moglie, ma i risultati non erano proporzionati a tutti gli sforzi che avevo compiuto fino a quel momento. Devo però affermare che piano piano nonostante gli ostacoli e le mille difficoltà stavo comunque riuscendo ad ottenere i primi risultati ed ero sempre
più motivato a far crescere e conoscere la mia attività. La svolta vera è arrivata nel 1983 quando un giorno, aprendo un giornale, leggo la notizia a caratteri cubitali che diceva che stava partendo la nuova legge che avrebbe obbligato tutti gli esercenti a dotarsi di appositi registratori di cassa per contrastare, a parere loro, l’evasione fiscale. Da quel momento lo scenario è cambiato, per glisforzi compiuti negli anni precedenti e per la caparbietà che io misi fino a quel momento i risultati dal 1983 al 1987, quando l’ultimo scaglione di commercianti si doveva dotare di registratori di cassa, arrivarono. Un’altra tappa importante fu l’entrata della nuova moneta nel 2001, cioè l’euro che obbligò tutte le categorie a modificare o sostituire il registratore di cassa, ma pure le bilance elettroniche, cioè tutto quello che gestiva un calcolo. Un lavoro concentrato in pochi mesi dove eravamo obbligati a predisporre e programmare migliaia di macchine per il famoso giorno fatidico del passaggio dalla lira all’euro che avvenne in un giorno solo. Un’altra ancora è la novità del 2018 con la fatturazione elettronica e l’invio telematico dei corrispettivi. Nuovi registratori telematici, nuovi tracciati, si parla ancora adesso di lotteria degli scontrini e chi più ne ha più ne metta. Il fiscale sta diventando sempre più complicato sia per chi deve utilizzare questi nuovi strumenti sia per noi concessionari che dobbiamo stare dietro alle continue modifiche, alle richieste, giustificarsi con i propri clienti perché molte volte non comprendono perché su un registratore di cassa si debbano effettuare ancora cinque modifiche in un anno.

Cosa è oggi Baldelli Sicurezza?

Potrei dire che dopo 42 anni di attività in questo campo ho deciso di dare una svolta alla mia vita. Non vado in pensione in quanto il lavoro mi ha sempre aiutato e sostenuto in questi anni. Essere occupati ci rende più ottimisti. Un po’ di tempo fa’ un’azienda che rappresenta il meglio nel campo informatico in Italia, la Zucchetti, con un fatturato di un miliardo di euro e 8000 dipendenti era interessata ad entrare in Valle d’Aosta

con i suoi software. I tempi erano maturi. Ho così raggiunto con questa azienda un accordo per cedere il ramo di azienda della Baldelli riferito ai sistemi cassa e attrezzature in modo che Zucchetti ottenesse una migliore penetrazione in una regione come la Valle d’Aosta dove, se non sei conosciuto e se arrivi da fuori, è difficile ottenere una quota di mercato significativa che invece io detenevo ormai da 40 anni. Oggi la nuova azienda si chiama Baldelli Sistemi della Zucchetti dove al suo interno lavora lo stesso team con cui collaboravo prima, cioè i miei ex dipendenti. Lavora all’interno di questa mia figlia, Alessandra, che dopo aver concluso gli studi a Milano ha deciso in accordo con me che fosse meglio fare un’esperienza lavorativa non subito in ambito famigliare. Anche mia moglie Loredana è rimasta in quanto la sua esperienza è un punto di riferimento per l’azienda stessa.

Il nuovo cammino?

Vent’anni fa un mio fornitore mi informò dell’esistenza di un sistema che, installato presso gli esercizi commerciali, poteva essere collegato direttamente presso le forze dell’Ordine della Questura e del Comando dei Carabinieri. La novità incredibile che io carpii immediatamente era rappresentata da un si- stema di telecamere che, in caso di una rapina o di una aggressione, l’esercente poteva premere un pulsante collocato accanto alla cassa e azionato avrebbe potuto inviare un allarme video alle sale operative e dei carabinieri. Contattai subito questa azienda di Treviglio che deteneva il famoso progetto securshop e mi accordai

per prendere la concessione di questo sistema in Valle d’Aosta. Feci un accordo con le associazioni di categoria,

confcommercio e confesercenti, le quali promossero questo servizio con i propri associati e poi abbiamo installato presso la questura e il comando dei carabinieri i server che sarebbero serviti per ricevere in diretta le immagini dell’atto criminoso. Affiancai così alla commercializzazione dei sistemi cassa anche la parte sicurezza. Oggi la Baldelli sicurezza è un punto di riferimento offrendo i migliori sistemi di allarme e antiintrusione e di videosorveglianza per la sicurezza della propria abitazione e dell’esercizio pubblico. Abbiamo deciso di concentrarci soltanto su pochi prodotti in modo da proporre sempre soluzioni all’avanguardia e fornire un servizio postvendita con interventi di manutenzione e assistenza che secondo il mio punto di vista sono di vitale importanza per mantenere sempre efficienti gli impianti installati, ma anche per avere degli utenti contenti e convinti. Noi trattiamo soltanto sistemi di antifurto made in Italy, che ci permette di assicurare sempre per almeno 15 anni la reperibilità dei ricambi e la gestione del software.

Sicurezza oggi vuol dire molte cose: anche sanitaria…

In questi ultimi anni abbiamo progettato un’apparecchiatura unica nel suo genere con un sistema di detergente ad azione igienizzante testato dal dipartimento di Chimica dell’Università di Torino con una efficacia di 1700 volte superiore a qualsiasi erogatore spray igienizzante per cui noi riusciamo a garantire all’interno di un locale, di uno stabilimento o di una industria una efficacia effettivamente unica. Il suo nome è Nebuclean.

Emette un vapore gassoso a base di alcool, glicole ed è in grado di igienizzare di proteggere qualsiasi ambiente e non ha controindicazioni. È sicuro anche per la salute delle persone.

Facciamo un esempio anche di altri prodotti che proponete…

Come ho detto, abbiamo scelto pochi prodotti, pochi servizi, in modo a concentrarci dal punto di vista professionale su come gestirli. Fa parte della sicurezza anche il sistema di controllo accessi per la
protezione dei varchi e le soluzioni centralizzate per il riconoscimento delle persone che accedono a determinate zone e per regolare l’afflusso in alcune aree da proteggere. Un altro prodotto che proponiamo è il nebbiogeno, indubbiamente il miglior prodotto antintrusione al mondo. Impedisce a chiunque di poter rubare quello che non si può vedere. Per circa 45 minuti produce una nebbia così fitta che il malfattore non ha la possibilità di rubare nulla. Aggiungerei anche i sistemi di antincendio dove però non siamo così bravi. Siamo in grado di fare al massimo impianti per piccole–medie imprese. Non è il nostro core–business

Si tratta di un settore ad alto tasso di innovazione…

La formazione in questo settore la fa da padrona. Ogni anno effettuiamo tutti i corsi che i nostri fornitori ci inviano. Ogni anno seguiamo più di 40 corsi sia online che in presenza anche presso il fornitore. Rappresentando per scelta soltanto alcuni prodotti possiamo essere sempre preparati,

Avete aperto un nuovo show room: quali sono le principali novità?

Questo nuovo immobile faceva gola a tanti. Nel momento in cui a Saint–Vincent ho visto appeso il cartello vendesi non ci ho pensato due volte e ho contattato chi era interessato a vendere. È un immobile di un ex–banca al centro del paese con otto vetrine e devo dire che subito dopo l’acquisto ci siamo adoperati in quattro mesi per ristrutturarlo completamente e inaugurarlo a fine novembre. Ovviamente è uno showroom all’insegna della tecnologia e della formazione. Abbiamo realizzato nei 200 metri una area rivolta sia alla formazione nostra che a quella del cliente. Il nostro obiettivo è quello di seguire il postvendita organizzando con i nostri clienti incontri all’insegna della formazione base in quanto anche la stessa centrale che noi andiamo ad installare da un cliente ogni tanto può subire degli aggiornamenti. Fra poco inizieremo una operazione di

comunicazione ai nostri clienti avvisandoli di intervenire gratuitamente all’interno del nostro show-room per un momento di formazione. Abbiamo realizzato una fedele riproduzione di uno chalet in modo da rendere reale la simulazione di eventuali manomissioni che si possono verificare presso la propria abitazione e così il cliente può toccare con mano il suo sistema di antifurto all’interno del nostro negozio prima dell’installazione in casa

Chi si rivolge e chi può rivolgersi alla vostra azienda?

Il desiderio di sicurezza oggi appartiene a tutti. Penso ad esempio alle imprese che ricoverano i loro mezzi in zone dove non esistono né l’adsl né la corrente. Noi abbiamo dei sistemi talmente sofisticati con delle telecamere con una loro autonomia di batteria e con una propria Sim telefonica tanto da permetterci di inviare tramite una linea dati delle immagini a chi è interessato a proteggere la propria proprietà.

Cuciamo spesso l’abito sulla persona.

Oltre al mercato valdostano vi capita di guardare oltre i confini regionali?

Il nostro obiettivo di qui a due anni è di crescere, ma sempre con una certa proporzionalità. Ovvero da oggi noi abbiamo più di 1000 impianti collaudati e funzionanti fra antiintrusione e videosorveglianza e sui quali offriamo un servizio di immediata assistenza. L’azienda cresce, anche il personale impiegato e la nostra offerta. Non vogliamo prendere lavori dove non siamo

in grado di gestire seriamente un postvendita. Abbiamo ovviamente fornito impianti in Piemonte, in Liguria dove abbiamo protetto alcune stazioni balneari. Abbiamo installato sistemi di antintrusione in Canavese, nella periferia di Torino dove l’esigenza di sicurezza è ancora maggiore di quella che avvertiamo in Valle d’Aosta. Nella zona periferica di Milano molte ville hanno la nostra firma.

Ma come le è nata l’intuizione di dedicarsi ai registratori di cassa?

Nel 1980 ero ragioniere in Comune a Châtillon. Mi occupavo di buste paga. In quei giorni incontrai una persona che con un centro di elaborazione dati gestiva la contabilità. Fu lui a chiedermi se conoscevo qualcuno interessato a intraprendere un’attività di commercializzazione dei registratori di cassa. Io dissi che avrei cercato qualcuno. Il giorno dopo mi presentai con una giacchetta, la mia cravatta, e dissi all’ingegnere “sono pronto”. Lui si stupì perché sapeva che lavoravo in Comune, ma io gli dissi che quel lavoro non faceva per me. Ho rischiato perché per i primi tre anni viaggiavo con una macchina di

26 anni ceduta da mio nonno, mangiando un tegamino tutti i giorni in macchina. Però tutto questo è servito per irrobustire molto il mio morale e la passione che ho portato avanti in tutti questi anni. Dall’80 all’83 ho fatto la fame e i miei genitori vedevamo in me un figlio che non voleva realizzare quelli che per loro erano i loro sogni, i loro progetti. Poi nel 1983 tutto è cambiato.

Link utili: https://podcast.radiopropostainblu.it/files/podcasts/7/proposta/iday_2_14-01-2022_11-34.mp3? fbclid=IwAR2tk8HCkMVjGI_Xa6p6GWCgA67RNcXbOCi5t3DqA1ugjrHHC1jGzNOTicM